Piano Urbano del Traffico
il Piano Urbano del Traffico (P.U.T.) è costituito da un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell’area urbana
Ultima modifica 20 novembre 2024
Gli obiettivi del Piano Urbano del Traffico, ai sensi dell’Art. 36 del Codice della Strada, sono:
- la riduzione degli inquinamenti atmosferico e acustico;
- il risparmio energetico;
- il rispetto dei valori ambientali;
- il miglioramento della mobilità pedonale;
- il miglioramento delle condizioni di circolazione dei mezzi di trasporto pubblico;
- il miglioramento delle condizioni di circolazione e sosta delle automobili;
- la riduzione degli incidenti stradali.
Le Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei Piani Urbani del Traffico definiscono che il Piano Urbano del Traffico (P.U.T.) è costituito da un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell’area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili nel breve periodo (arco temporale biennale) e nell’ipotesi di dotazioni di
infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate. Il Comune di Pedrengo, che ha superato da poco i 6.000 abitanti, non ha l’obbligo di dotarsi Piano Urbano del Traffico, non superando la soglia minima prevista dalla normativa nazionale dei 30.000 abitanti ma ha ritenuto che tale strumento sia comunque fondamentale per migliorare la qualità della vita degli abitanti.
Il P.U.T. è un piano di immediata realizzabilità, con l’obiettivo di contenere al massimo, mediante interventi di modesto onere economico, le criticità della circolazione.
Per il P.U.T. sono per altro previsti successivi aggiornamenti biennali, che rendono lo stesso un piano - processo.
Il Piano Urbano del Traffico rappresenta quindi lo strumento di pianificazione e di gestione della mobilità nel breve termine e definisce una serie coordinata di interventi finalizzati ad ottimizzare l’esistente sistema cinematico e a soddisfare le attuali esigenze di mobilità.
Gli interventi riguardano in particolare il sistema di regolamentazione del traffico (modifiche allo schema di circolazione), il sistema di controllo della sosta, il sistema delle aree pedonali e ambientali, il sistema di privilegio del trasporto pubblico, il sistema dei percorsi ciclabili e sono finalizzati a migliorare le condizioni di sicurezza, a garantire condizioni ambientali accettabili e comunque rispettose degli standards legislativi previsti dalle normative vigenti e a soddisfare le esigenze di sosta delle diverse categorie di utenti.
Le Direttive stesse evidenziano come le criticità potranno generalmente essere interamente rimosse solo attraverso adeguati potenziamenti sull’offerta di infrastrutture e di servizi del trasporto pubblico collettivo, che costituiscono l’oggetto principale del Piano dei Trasporti, realizzabile nel lungo periodo (arco temporale decennale).
Nel caso si prevedano anche interventi relativi alla gestione del sistema di trasporto pubblico collettivo stradale, il P.U.T. può più propriamente essere denominato Piano della Mobilità.
Secondo le Direttive stesse i contenuti progettuali del P.U.T. sono distinti su tre livelli di progettazione.
- Il 1° livello è quello del Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.), inteso come progetto preliminare o piano quadro, relativo all’intero centro abitato ed indicante la politica intermodale, la qualificazione funzionale dei singoli elementi della viabilità principale e degli eventuali elementi della viabilità locale destinati esclusivamente ai pedoni, le priorità di intervento.
- Il 2° livello è quello dei Piani Particolareggiati del Traffico Urbano, intesi quali progetti di massima per l’attuazione del P.G.T.U., relativi ad ambiti territoriali più ristretti di quelli dell’intero centro abitato (quartieri, zone urbane). Definiscono il dimensionamento di massima degli interventi previsti per tutta la viabilità, principale e locale, all’interno dell’ambito territoriale con i rispettivi schemi di circolazione.
- Il 3° livello è quello dei Piani Esecutivi del traffico urbano, intesi quali progetti esecutivi dei Piani Particolareggiati.
Il comune di Pedrengo oggi ha intrapreso il 1° livello definendo il Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.).
Il Piano Generale del Traffico Urbano definisce le proposte progettuali tenendo conto di tutte le problematiche del territorio: l’architettura, il paesaggio, l’ambiente, la storia e la microeconomia, in modo da conseguire il recupero e il miglioramento della vivibilità e delle condizioni ambientali.
Il Piano si propone di definire un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale nell’area urbana, dei pedoni, dei mezzi pubblici e dei veicoli privati, realizzabili nel breve periodo e nell’ipotesi di dotazioni di infrastrutture e mezzi di trasporto sostanzialmente invariate.
Il Piano si prefigge l’obiettivo di dare una serie di proposte coordinate di intervento relative al sistema viabilistico, al sistema di circolazione, al sistema semaforico, al sistema dei parcheggi e della sosta, al sistema delle aree ambientali e pedonali, al sistema dei percorsi ciclabili e al sistema di protezione dei percorsi del trasporto pubblico.
Il Piano urbano del traffico è stato adottato dal Consiglio Comunale cbo Deliberazione n. 42 del 18.12.2018 e ora in deposito dal 14.02.2018 per trenta giorni. Nei successivi 30 giorni, tutti i cittadini o tutti coloro interessati, potranno presentare osservazioni in merito. Seguirà successivamente la sua approvazione definitiva.