Si comunica che dal giorno 23 febbraio 2021 è possibile conferire presso il centro di raccolta di via Giardini gli abiti, le borse e le scarpe usati grazie al posizionamento di due contenitori dell'associazione Caritas.
Riutilizziamo un bene che non è ancora diventato un rifiuto e ricicliamo ciò che invece già lo è e che apparentemente non è più funzionale allo scopo per il quale è stato prodotto.
Che si tratti di riciclo o di riutilizzo il fine è sempre lo stesso ed egualmente importante: dare una seconda vita a tutto quel che passa dalle nostre mani e agli oggetti che utilizziamo nel quotidiano. E per capire quanto fondamentale possa essere questo approccio culturale per la salvaguardia delle risorse del Pianeta basta misurarsi con le cifre dei nostri sprechi.
Il provvedimento che ha avuto il merito di introdurre per la prima volta in Italia il tema della gestione sostenibile dei rifiuti è stato il Decreto Ronchi nel 1997. Una legge passata alla storia come strategia delle 5 erre dei rifiuti che ancora oggi torna molto utile per comprendere l’importanza (e la semplicità) del vivere con zero sprechi. La regola delle 5 erre include: riduzione, riuso, riciclo, raccolta e recupero.
A distanza di 20 anni, oggi più che mai, queste cinque azioni dovrebbero diventare un mantra, entrare nelle aule scolastiche ed essere il fulcro della nostra quotidianità, oltre che delle politiche orientate alla sostenibilità ambientale. Già, perché se è vero che riutilizzare beni ed oggetti significa limitare la produzione di rifiuti, è anche vero che esiste tutta una serie di abitudini virtuose che, in maniera sinergia e sistematica, possono dare risultati ancora più significativi.